Incertezze geopolitiche e sfide nell’upstream
L’anno 2025 sarà segnato da tensioni geopolitiche, in particolare per il conflitto Russia-Ucraina e il dualismo USA-Cina, che influiranno sull’energia 2025 a livello globale. L’accordo sul gas russo è scaduto, complicando l’approvvigionamento europeo e incrementando i costi del GNL. Nel settore upstream, gli investimenti globali sono previsti in calo del 2% nel 2025, sebbene l’esplorazione in acque profonde cresca grazie a sviluppi in Suriname, Messico e Turchia. Tuttavia, una sovrapproduzione di petrolio non-OPEC potrebbe comprimere i prezzi, modellando il panorama dell’energia 2025.
Scenario energetico 2025: innovazioni e difficoltà
Il boom dell’intelligenza artificiale e dei data center raddoppierà la domanda di elettricità entro il decennio, mentre le tecnologie come gli SMR e la carbon capture stanno guadagnando interesse, nonostante costi elevati e infrastrutture insufficienti. I mercati delle batterie e del fotovoltaico mostrano sovrapproduzione, mentre i biocarburanti potrebbero riprendersi grazie a nuove normative. La COP30 sarà cruciale per valutare i progressi sui piani climatici globali, con il rischio di ripetere i deludenti risultati della COP29.
Idrogeno, trasporti e energia nel 2025
Il settore dell’idrogeno è in difficoltà per mancanza di investimenti, nonostante le aste in Europa e Giappone. Il trasporto merci affronta sfide nella decarbonizzazione, richiedendo ingenti investimenti in tecnologie come il metanolo verde e una tassa globale sul carbonio. Inoltre, le esportazioni di GNL degli Stati Uniti potrebbero aumentare, contribuendo a un possibile eccesso di offerta globale. Le tensioni geopolitiche e il protezionismo continueranno a modellare le filiere, portando a fusioni, acquisizioni e cambiamenti nella catena di fornitura globale.